TOR E IL TROLL

TOR E IL TROLL

Vi siete mai trovati di fronte a un’omelette gigante preparata in una conca scavata nella roccia? O avete mai toccato una preziosa stoffa tessuta di fili di vento?
Il viaggio verso il grande ritrovo degli gnomi regalerà a Tor un’avventura straordinaria e lo stupore lo accompagnerà fino al suo ritorno a casa.

Tor vive nel regno di Borgisvik con il papà e la mamma e le quotidiane visite dello zio Einar.
Tor ora ha un desiderio, un chiodo fisso, ed è deciso a esaudirlo: andare al lago dell’Orso, per la settimana del ritrovo di tutti gli gnomi, in occasione del ritorno della primavera e della rinascita della natura. Lui sa di dover partire, c’è un’energia che lo spinge a non rinunciare.
Ma ai suoi genitori e allo zio questo progetto non piace, così una notte Tor si mette in viaggio mentre tutti dormono.

È un bambino scrupoloso e sensibile, coraggioso e determinato, e lo deve anche alla sua famiglia che, nonostante sia contraria all’incontro con gli gnomi, è sicuramente un po’ fuori dal comune, con una spiccata originalità nelle relazioni, con una profonda empatia e sensibilità nella percezione degli eventi.

All’inizio del suo viaggio accade qualcosa di insolito: un odore parecchio sgradevole continua a diffondersi vicino a lui durante il suo cammino.
Tor scopre molto presto di essere seguito da un troll… che non ha l’abitudine di lavarsi!

Il troll, che si chiama Borigh-Borigh, intercetta Tor perché ha un favore importantissimo da chiedergli.
Esaudita la richiesta di Borigh-Borigh, si mettono in viaggio insieme per il lago dell’Orso e l’incontro del bambino con gli gnomi sarà unico e straordinario.
Anche l’incontro tra Tor e Borigh-Borigh è importante, entrambi sanno di aver trovato un amico speciale e i dialoghi tra i due portano parole d’intesa e di fiducia reciproca.

La scrittura è fresca e coinvolgente.
La storia avanza con linearità e si anima dell’alternanza di momenti concitati e momenti misteriosi, contesti ricchi di fascino e situazioni sorprendenti.

Lo sguardo del lettore segue Tor nella sua avventura: la narrazione in prima persona mette il lettore a fianco del protagonista e lo fa procedere con lui.
C’è una focale fissa sulla natura, viva, che traccia con precisione i confini spaziali della storia – montagne, laghi, foreste, campagna – e va a incrementare la dimensione immaginifica del lettore.

Lungo le pagine incontriamo nomi e parole intriganti che aprono gli spazi dell’immaginario. La curiosità viene alimentata da dettagli che attingono dai territori sconfinati della fantasia, dalla mitologia, dal romanzo di formazione.
Il testo è divertente, ricco di particolari spiritosi che ci fanno sorridere con garbo.

Siamo di fronte a una narrazione all’apparenza semplice, ma in realtà studiata con scrupolosità (parola che sicuramente accomuna lo scrittore e Tor), per dare risalto a personaggi e avvenimenti.
È un libro molto piacevole: una storia che scivola via in un soffio e sembra nutrirsi della materia dei sogni.

Consigliato dai 7 anni.

Tor e il troll, Thomas Lavachery, Gallucci, 2020

Questo libro fa parte di una serie di storie in cui Tor è protagonista, storie uscite con L’école des loisirs nel 2015 e pubblicate in Italia da Gallucci nel 2020.

Per scoprire gli altri libri dell’autore:
https://www.galluccieditore.com/libri/baby-uao/tor-e-il-troll/1424/